La nostra Storia (così scriveva il Dott. Valeriano Rampazzo in occasione dei 35 anni di Avis Bormio – anno 1994)

L'AVIS BORMIO s'è costituita ufficialmente, con regolare statuto, la sera del 4 novembre 1959 presso lo studio del notaio Lupi. Essa operava già da qualche anno con un manipolo di volontari, una ventina, che rispondevano con immediatezza ed orgoglio alle chiamate del piccolo Ospedale Mandamentale di Bormio. Con l'assunzione di un assistente medico nel Reparto Chirurgia, il primario dott. Bruno Volpato trovava un valido appoggio nella gestione dei donatori di sangue: controlli periodici del loro stato di salute, adozione di una regolare cartella clinica, revisione delle metodologie biochimiche nella determinazione dei gruppi sanguigni e sottogruppi. Legalizzata l'Associazione si cercò di ingrandire la famiglia: da una ventina nel '59 a trentasei nel 1960, poi sessantatre (1961). Non si fece fatica ad arrivare, nel 1963, ad un centinaio. La donazione non era retribuita ed i costi di gestione venivano coperti con qualche contributo o di Enti Locali (i Comuni del Mandamento) o di aziende private (Amaro Braulio, Levissima). Ma in un periodo di onestà gestionale e di ristrettezze economiche i soldi erano sempre pochi per cui ai componenti del Consiglio nacque l'idea di dotarsi di un'autoambulanza usata e, gestendola in proprio, ricavare qualche soldino. Si sentiva, comunque, la necessità di coinvolgere e gratificare i soci dell'AVIS con saltuari incontri conviviali e qualche rara gita. La cena era di solito annuale e si faceva coincidere con l'Assemblea Annuale: Santa Messa, Relazione morale, cena vera e propria, ballo con laute bevute fino all'alba. Le gite erano in numero limitato (una ogni 3-4 anni) perché gratuite e le casse dell'Associazione non permettevano lussi e spese eccessive. Particolarmente ricordate la prima a Venezia; poi la gita al Monte Bianco con l'attraversata in funivia del massiccio fino a Chamonix; quella di Cortina (con sosta a Redipuglia e Trieste) e quella dell'Umbria. Dopo ogni gita restava qualche debito che preoccupava non poco il Consiglio dell'Associazione. Si provvide all'acquisto di un distributore automatico di bevande calde, collocato nella sala d'attesa dell'Ospedale di Bormio e, col 1973, anno di presidenza Lions Club del dott. Rampazzo, col sostanzioso contributo di questa Associazione, si ebbe in dono un'autoambulanza nuova, in sostituzione del Ducato ormai cadente. Con queste risorse si riuscì via via a risollevare il bilancio. Nell'autunno del '75 si ha la prematura scomparsa del dott. Volpato fondatore e presidente della nostra Sezione AVIS. Gli subentra il dott. Valeriano Rampazzo che, in qualità di direttore sanitario, l'aveva affiancato in tutto il periodo precedente. L'Associazione, ora, può contare su un potenziale di quasi 250 soci. La crescita spontanea del gruppo, il buon numero di adesioni raggiunto, le continue richieste di appartenenza impongono al Consiglio una conduzione dell'Associazione più puntuale e razionale delegando compiti diversi a persone vicine e qualificate. La parte biochimico-laboratoristica viene affidata al dott. Vincenzo Bernardini, primario del Laboratorio Analisi dell'Ospedale Multizonale di Bormio e Sondalo, che dà molta tranquillità quanto a garanzia all'Associazione; il settore economico-finanziario e la segreteria alla Sig. Anna Caspani; il controllo clinico e le nuove assunzioni al dott. Rampazzo che si avvale di colleghi operanti nel Presidio di Bormio e nel complesso Ospedaliero di Sondalo. Si riassesta via via il bilancio; l'Associazione continua a crescere in numero dei soci ed entusiasmo. Si avverte la necessità di fare "un qualcosa" a memoria dei donatori dell'AVIS defunti, opportunamente tenuti presenti in un elenco della segreteria; nel Cimitero di Bormio viene assegnata gratuitamente dal Comune un'area ove viene eretto un cippo in ricordo degli Stessi, ai quali e sempre dedicata la S. Messa, celebrata da padre spirituale Angelo Bianchi. Con l'avvento del S.S.N. (Servizio Sanitario Nazionale) viene riconosciuto un pur piccolo contributo economico ad ogni donazione; ciò tranquillizza il Consiglio che per far fronte alla sopravvivenza dell'Associazione può contare su un apporto finanziario utile a fronteggiare le spese di ordinaria amministrazione (manutenzione ed assicurazione dell'Auto-ambulanza, contributi fissi, spese di cancelleria, costi dell'Assemblea Annuale e così via). "Storica" è diventata l'ultima gita di tre giorni realizzata nel settembre 1984, con tappa a lesolo, Venezia e Delta del Po', ospiti assoluti dell'imbarcazione Stradivarius: quattro pullman di soci, qualche disguido che si è tramutato in una serie di giochi e momenti di autentica sana allegria. Si inizia a registrare una crescita numerica e qualitativa dell'Associazione, senza che mai il Consiglio avesse sentito la necessità di reclamizzare gli scopi della stessa, né si dovesse preoccupare dell'incremento numerico del Gruppo. Con i suoi oltre 550 iscritti è evidente che l'Assemblea Annuale, con annesso convivio, non si può più tenere in un albergo per cui la scelta ricade per qualche anno sul Pentagono di Bormio che nel 2° sabato di dicembre viene addobbato e corredato dai soci per ospitare la "serata". Nel 1990 è stata emanata dal Governo Italiano la legge 107 che disciplina nel territorio nazionale la donazione di sangue; il Consiglio ha costantemente seguito l'evolversi delle normative per cui ci si attiene con scrupolo alle disposizioni. Su questo indirizzo è stato introdotto il certificato anamnestico che sottoscrive l'avisino ad ogni donazione; sono state acquistate due bilance elettroniche per i prelievi del mercoledì mattina ed un elettrocardiografo col quale sottoporre, annualmente e quando occorra, all'esame ecografico i donatori e, ciò grazie al contributo specialistico del dott. Giuseppe Occhi, primario della Riabilitazione Cardiorespiratoria dell'Ente Morelli, che volontaristicamente procede alla lettura dei tracciati. Altrettanto puntuali e pregevoli gli apporti specialistici del dott. Gallina (primario del Laboratorio Analisi) e del dott. Perseghin (responsabile del Centro Emotrasfusionale dell'Ospedale Multizonale di Bormio e Sondalo) con i quali ci si preoccupa della qualità del sangue da donare e della salute dei singoli avisini. Nel settembre 1993 l'AVIS BORMIO ha partecipato con un robusto contributo finanziario all'acquisto, insieme all'AVIS SONDALO, dell'attrezzatura per l'Aferesi (separatore cellulare), tecnica innovativa per l'immissione separata degli elementi costitutivi del sangue e del plasma a chi ne ha bisogno ed essenziale per il futuro delle nostre Associazioni. Nel giugno 1992, su specifica indicazione dell'AVIS Provinciale di Sondrio, in un clima di splendida collaborazione, Bormio ha ospitato con grande successo l'Assemblea Nazionale dell'AVIS, successo tanto più meritato in quanto questi consessi, in passato, si sono esclusivamente tenuti in grandi città (Milano, Torino, Napoli). La "Magnifica Terra", ancor una volta, ha saputo affrontare un grosso evento su scala nazionale con efficienza, puntualità e signorilità contribuendo a rafforzare quel prestigio che la nostra località si è guadagnata nei tempi. L'aver ospitato l'Assemblea Nazionale dell'AVIS è stato il più bel riconoscimento, ancorché implicito, ad una Associazione, quella dell'Alta Valle, che in punta dei piedi ma continuativamente è cresciuta, si è distinta nella sua opera generosa di sostegno a chi soffre.
L’AVIS BORMIO s’è costituita ufficialmente, con regolare statuto, la sera del 4 novembre 1959 presso lo studio del notaio Lupi. Essa operava già da qualche anno con un manipolo di volontari, una ventina, che rispondevano con immediatezza ed orgoglio alle chiamate del piccolo Ospedale Mandamentale di Bormio. Con l’assunzione di un assistente medico nel Reparto Chirurgia, il primario dott. Bruno Volpato trovava un valido appoggio nella gestione dei donatori di sangue: controlli periodici del loro stato di salute, adozione di una regolare cartella clinica, revisione delle metodologie biochimiche nella determinazione dei gruppi sanguigni e sottogruppi. Legalizzata l’Associazione si cercò di ingrandire la famiglia: da una ventina nel ’59 a trentasei nel 1960, poi sessantatre (1961). Non si fece fatica ad arrivare, nel 1963, ad un centinaio. La donazione non era retribuita ed i costi di gestione venivano coperti con qualche contributo o di Enti Locali (i Comuni del Mandamento) o di aziende private (Amaro Braulio, Levissima). Ma in un periodo di onestà gestionale e di ristrettezze economiche i soldi erano sempre pochi per cui ai componenti del Consiglio nacque l’idea di dotarsi di un’autoambulanza usata e, gestendola in proprio, ricavare qualche soldino. Si sentiva, comunque, la necessità di coinvolgere e gratificare i soci dell’AVIS con saltuari incontri conviviali e qualche rara gita. La cena era di solito annuale e si faceva coincidere con l’Assemblea Annuale: Santa Messa, Relazione morale, cena vera e propria, ballo con laute bevute fino all’alba. Le gite erano in numero limitato (una ogni 3-4 anni) perché gratuite e le casse dell’Associazione non permettevano lussi e spese eccessive. Particolarmente ricordate la prima a Venezia; poi la gita al Monte Bianco con l’attraversata in funivia del massiccio fino a Chamonix; quella di Cortina (con sosta a Redipuglia e Trieste) e quella dell’Umbria. Dopo ogni gita restava qualche debito che preoccupava non poco il Consiglio dell’Associazione. Si provvide all’acquisto di un distributore automatico di bevande calde, collocato nella sala d’attesa dell’Ospedale di Bormio e, col 1973, anno di presidenza Lions Club del dott. Rampazzo, col sostanzioso contributo di questa Associazione, si ebbe in dono un’autoambulanza nuova, in sostituzione del Ducato ormai cadente. Con queste risorse si riuscì via via a risollevare il bilancio. Nell’autunno del ’75 si ha la prematura scomparsa del dott. Volpato fondatore e presidente della nostra Sezione AVIS. Gli subentra il dott. Valeriano Rampazzo che, in qualità di direttore sanitario, l’aveva affiancato in tutto il periodo precedente. L’Associazione, ora, può contare su un potenziale di quasi 250 soci. La crescita spontanea del gruppo, il buon numero di adesioni raggiunto, le continue richieste di appartenenza impongono al Consiglio una conduzione dell’Associazione più puntuale e razionale delegando compiti diversi a persone vicine e qualificate. La parte biochimico-laboratoristica viene affidata al dott. Vincenzo Bernardini, primario del Laboratorio Analisi dell’Ospedale Multizonale di Bormio e Sondalo, che dà molta tranquillità quanto a garanzia all’Associazione; il settore economico-finanziario e la segreteria alla Sig. Anna Caspani; il controllo clinico e le nuove assunzioni al dott. Rampazzo che si avvale di colleghi operanti nel Presidio di Bormio e nel complesso Ospedaliero di Sondalo. Si riassesta via via il bilancio; l’Associazione continua a crescere in numero dei soci ed entusiasmo. Si avverte la necessità di fare “un qualcosa” a memoria dei donatori dell’AVIS defunti, opportunamente tenuti presenti in un elenco della segreteria; nel Cimitero di Bormio viene assegnata gratuitamente dal Comune un’area ove viene eretto un cippo in ricordo degli Stessi, ai quali e sempre dedicata la S. Messa, celebrata da padre spirituale Angelo Bianchi. Con l’avvento del S.S.N. (Servizio Sanitario Nazionale) viene riconosciuto un pur piccolo contributo economico ad ogni donazione; ciò tranquillizza il Consiglio che per far fronte alla sopravvivenza dell’Associazione può contare su un apporto finanziario utile a fronteggiare le spese di ordinaria amministrazione (manutenzione ed assicurazione dell’Auto-ambulanza, contributi fissi, spese di cancelleria, costi dell’Assemblea Annuale e così via). “Storica” è diventata l’ultima gita di tre giorni realizzata nel settembre 1984, con tappa a lesolo, Venezia e Delta del Po’, ospiti assoluti dell’imbarcazione Stradivarius: quattro pullman di soci, qualche disguido che si è tramutato in una serie di giochi e momenti di autentica sana allegria. Si inizia a registrare una crescita numerica e qualitativa dell’Associazione, senza che mai il Consiglio avesse sentito la necessità di reclamizzare gli scopi della stessa, né si dovesse preoccupare dell’incremento numerico del Gruppo. Con i suoi oltre 550 iscritti è evidente che l’Assemblea Annuale, con annesso convivio, non si può più tenere in un albergo per cui la scelta ricade per qualche anno sul Pentagono di Bormio che nel 2° sabato di dicembre viene addobbato e corredato dai soci per ospitare la “serata”. Nel 1990 è stata emanata dal Governo Italiano la legge 107 che disciplina nel territorio nazionale la donazione di sangue; il Consiglio ha costantemente seguito l’evolversi delle normative per cui ci si attiene con scrupolo alle disposizioni. Su questo indirizzo è stato introdotto il certificato anamnestico che sottoscrive l’avisino ad ogni donazione; sono state acquistate due bilance elettroniche per i prelievi del mercoledì mattina ed un elettrocardiografo col quale sottoporre, annualmente e quando occorra, all’esame ecografico i donatori e, ciò grazie al contributo specialistico del dott. Giuseppe Occhi, primario della Riabilitazione Cardiorespiratoria dell’Ente Morelli, che volontaristicamente procede alla lettura dei tracciati. Altrettanto puntuali e pregevoli gli apporti specialistici del dott. Gallina (primario del Laboratorio Analisi) e del dott. Perseghin (responsabile del Centro Emotrasfusionale dell’Ospedale Multizonale di Bormio e Sondalo) con i quali ci si preoccupa della qualità del sangue da donare e della salute dei singoli avisini. Nel settembre 1993 l’AVIS BORMIO ha partecipato con un robusto contributo finanziario all’acquisto, insieme all’AVIS SONDALO, dell’attrezzatura per l’Aferesi (separatore cellulare), tecnica innovativa per l’immissione separata degli elementi costitutivi del sangue e del plasma a chi ne ha bisogno ed essenziale per il futuro delle nostre Associazioni. Nel giugno 1992, su specifica indicazione dell’AVIS Provinciale di Sondrio, in un clima di splendida collaborazione, Bormio ha ospitato con grande successo l’Assemblea Nazionale dell’AVIS, successo tanto più meritato in quanto questi consessi, in passato, si sono esclusivamente tenuti in grandi città (Milano, Torino, Napoli). La “Magnifica Terra”, ancor una volta, ha saputo affrontare un grosso evento su scala nazionale con efficienza, puntualità e signorilità contribuendo a rafforzare quel prestigio che la nostra località si è guadagnata nei tempi. L’aver ospitato l’Assemblea Nazionale dell’AVIS è stato il più bel riconoscimento, ancorché implicito, ad una Associazione, quella dell’Alta Valle, che in punta dei piedi ma continuativamente è cresciuta, si è distinta nella sua opera generosa di sostegno a chi soffre.

IL PRESIDENTE AVIS-BORMIO
Dott. Valeriano Rampazzo

Dott. Bruno Volpato e altri Soci in occasione della festa sociale del 1961
Dott. Bruno Volpato e altri Soci in occasione della festa sociale del 1961

Il Consiglio Direttivo Mandato 2021-2024

Il consiglio direttivo: Matteo Rocca, Claudio Casari, Norma Bradanini, Elisa Trabucchi, Veronica Sertorelli, Elisa Colturi e Mattia Canclini.
Il consiglio direttivo: Matteo Rocca, Claudio Casari, Norma Bradanini, Elisa Trabucchi, Veronica Sertorelli, Elisa Colturi e Mattia Canclini.

Bormio, 7 maggio 2021

Ieri sera si è svolta l’assemblea annuale della nostra associazione che ha visto il rinnovo del nuovo CDA per il mandato 2021/2024.
L’elezione è avvenuta mediante la votazione della lista dei soci che hanno fatto pervenire la loro candidatura.

Il nuovo consiglio direttivo è composto da 7 consiglieri.
Alla guida di Avis Bormio è stato riconfermato 𝗖𝗹𝗮𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗖𝗮𝘀𝗮𝗿𝗶, seguito da 𝗘𝗹𝗶𝘀𝗮 𝗧𝗿𝗮𝗯𝘂𝗰𝗰𝗵𝗶 (vice) e 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗱𝗮𝗻𝗼 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶 (tesoriere).
Norma Bradanini si occuperà della segreteria della Sezione in tutte le sfaccettature e conferma la disponibilità (candidatura) a far parte del CDA Avis Privinciale Sondrio.

Le new entry sono: Mattia Canclini, 𝗘𝗹𝗶𝘀𝗮 𝗖𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗶, 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗲𝗼 𝗥𝗼𝗰𝗰𝗮 e 𝗩𝗲𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗦𝗲𝗿𝘁𝗼𝗿𝗲𝗹𝗹𝗶.
Siamo sicuri che grazie alle nuove e giovani “forze”, la nostra associazione potrà continuare e realizzare nel modo migliore la propria attività di donazione, formazione, propaganda e collaborazione con il mondo esterno” e garantire al futuro il diritto alla salute.

Ce la metteremo tutta!❣
#avisbormio